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Vogliono imbavagliare i Sindacati Militari, pessimo segnale per il personale

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I vertici militari dell’Esercito Italiano, hanno richiesto la  rimozione di due articoli pubblicati dal Sindacato ITAMIL i cui argomenti sono riconducibili alle attività di contrattazione.

ITAMIL, ad oggi, rappresenta la maggioranza del personale sindacalizzato dell’Esercito Italiano e tra l’altro è anche parte di ERUOMIL, l’organizzazione europea che raggruppa Sindacati Militari di vari paesi dell’Unione.

Euromil, difende il sindacato italiano, come difende la libertà di parola, come espressione di preoccupazione per gli iscritti alle varie associazioni sindacali e diffonde un comunicato a difesa di Itamil:

Una situazione critica si sta attualmente sviluppando all’interno dell’esercito italiano poiché ITAMIL, la prima “associazione militare con carattere sindacale” in Italia, affronta censura e minacce legali per i suoi sforzi di rappresentare il personale militare. ITAMIL, un membro di EUROMIL, è sotto pressione dopo che lo Stato maggiore dell’esercito italiano ha ordinato la rimozione di due articoli dal suo sito web . Questi articoli, pubblicati il ​​26 giugno e il 16 luglio 2024, affrontano in modo critico le inadeguate disposizioni economiche per il personale militare nel processo di rinnovo contrattuale in corso.

EUROMIL sostiene attivamente ITAMIL e altre organizzazioni del personale italiano nella sua lotta per proteggere il diritto fondamentale delle associazioni militari di esprimere liberamente preoccupazioni sul benessere dei propri membri. Il tentativo di censurare le comunicazioni di ITAMIL, che evidenziano questioni come retribuzioni insufficienti e cattive condizioni di vita per il personale militare, solleva serie preoccupazioni sulle implicazioni più ampie per la libertà di espressione e i diritti del lavoro all’interno dell’esercito italiano. Questa sfida alle attività di ITAMIL non solo minaccia la sua capacità di rappresentare efficacemente i propri membri, ma colpisce anche il cuore dei principi democratici protetti dalla Costituzione italiana e dai trattati internazionali.

C’è una forte enfasi sull’importanza di sostenere il diritto alla rappresentanza sindacale militare e alla libertà di parola, che dovrebbero essere protetti piuttosto che soppressi da chi è al potere. Con il continuo supporto di EUROMIL, ITAMIL rimane impegnata a difendere questi diritti, non solo per i suoi membri ma anche per salvaguardare i valori costituzionali che proteggono tutti i cittadini, compresi coloro che prestano servizio nell’esercito.

Questa situazione richiede una riflessione e un’azione immediate per garantire che il personale militare in Italia possa continuare a esercitare i propri diritti a una rappresentanza equa e alla libertà di parola senza subire censure o ritorsioni. Il supporto di EUROMIL sottolinea l’importanza di questa questione in quanto stabilisce un precedente cruciale per la protezione dei diritti del lavoro e delle libertà democratiche nel settore militare.

Le libertà di espressione non può essere minata con tali imposizioni per timore che verità scomode vengano raccontate al mondo intero, l’azione dei vertici dell’Esercito Italiano appaiono esagerate, in considerazione del fatto che gli argomenti trattati negli articoli di cui è stata richiesta la rimozione, riguardano argomenti oggetto di contrattazione.

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