Pensionati lavoratori: la nuova vita per la quadra dei conti familiari
I numeri ci piacciono, anche se non tutti siamo esperti matematici, ma avere a disposizione dati statistici elaborati per dare un senso a determinati concetti ci rende particolarmente attenti soprattutto quando si parla di lavoro, pensione, e soldi.
Uno Studio effettuato da truenumber.it rileva come una alta percentuale di pensionati continua a lavorare e per tanti motivi. Tra questi i più nobili come sentirsi ancora utile e mantenersi in attività per non perdere la dinamicità acquisita nei lavori precedenti, altri per cercare nuove forme di guadagno per far quadrare i bilanci familiare, quindi far fronte a tutte le spese, previste e impreviste, dato che la pensione non sempre e sufficiente.
Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.
Pensione, i nonni al lavoro in Italia
In Italia non tutti decidono di fare i nonni o godersi la famiglia: quasi 1 pensionato su 10 infatti continua a lavorare dopo essere andato in pensione; la percentuale è del 9,4%, più bassa rispetto alla media europea del 13%. Come si può vedere anche dal grafico dinamico, di questo 9,4%, più della metà, il 51,7%, lavora per il desiderio di continuare a sentirsi attivo e produttivo. Ma attenzione: non è solo una scelta di vita. Un terzo degli “stakanovisti” (29,7%) lo fa perché perché non ha scelta e non arriva a fine mese. È necessità, non piacere.
Tra chi continua a lavorare c’è anche un 6% che cerca un extra per uno stile di vita più alto, mentre solo il 4,2% lavora per mantenere i contatti con le persone e sentirsi meno solo. Poi ci sono i motivi più personali: il 2,3% lavora perché il partner non è ancora in pensione, e un altro 6,1% ha spiegato la scelta con altre ragioni.
Continua la lettura seguendo questo link: https://www.truenumbers.it/pensione-il-13-degli-europei-rinuncia-al-meritato-riposo/
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