In ricordo della strage di Via D’Amelio
Ventisei anni fa una autobomba parcheggiata in via D’Amelio uccideva il giudice Paolo Borsellino.
Nel ricordo della strage che a inizio degli anni 90 ha sconvolto gli animi e le opinioni pubbliche; la Mafia colpiva tragicamente esponenti della giustizia italiana.
Proponiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine pagina.
L’autobomba parcheggiata in via D’Amelio in Palermo, uccideva il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Un attentato che nasconde ancora troppi lati oscuri. Ieri il presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava ha mutuato dalle recenti motivazioni della sentenza Borsellino; quater la definizione dell’indagine sulla strage di via D’Amelio: “il più clamoroso depistaggio che la storia della Repubblica ricordi”, e per questo chiederà agli attuali vertici dell’intelligence “che cosa è accaduto tra il ’92 e il ’94”.
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