Il Ministro della Difesa presenta alle commissioni le linee programmatiche
Resilienza e Dual Use i concetti su cui si basa la nuova sfida del Ministro.
Il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha presentato alle Commissioni riunite di Camera e Senato le linee programmatiche del Dicastero.
I concetti su cui si basa il programma del Ministro si identificano in due termini che rappresentano la sintesi delle sfide future: Resilienza e Dual Use.
Resilienza, intesa come la capacità di adattarsi al cambiamento; nella fattispecie al cambiamento della minaccia, ibrida e dal carattere poliedrico, che il nostro Paese si trova ad affrontare.
Dual Use, intesa come la consapevolezza di dover sostenere e ampliare, le opportunità di duplice uso delle capacità della Difesa; per scopi non militari e a supporto, appunto, della resilienza stessa.
Questi concetti rappresentano la sintesi della volontà e le intenzioni del Ministro di affrontare le problematiche attuali e le sfide future.
Sarà promossa la pianificazione e l’implementazione di una vera e propria Strategia Nazionale Sistemica per il potenziamento della Sicurezza Collettiva e della Resilienza Nazionale. Da sviluppare attraverso la collaborazione fra Ministeri, ma anche con l’Industria, l’Accademia, la Ricerca e il settore privato.
Tema centrale delle linee programmatiche; la tutela del personale sia militare sia civile: “Dietro a ognuno di loro c’è una famiglia. Ci sono dei doveri ma anche dei diritti. In linea con i principi del nostro programma, ho intenzione di impegnarmi per garantire le legittime aspettative dei nostri uomini e donne in uniforme. Su temi che riguardano la loro vita quotidiana quali per esempio la tutela dei rapporti familiari: attraverso una razionalizzazione dei trasferimenti e degli impieghi; la risoluzione delle problematiche alloggiative; la tutela della condizione genitoriale; la salvaguardia della salute”.
Sempre nell’ambito della salvaguardia delle legittime aspettative del personale: “É mia intenzione fare in modo che le promozioni siano improntate esclusivamente su criteri meritocratici e con tempistiche coerenti, conformi al dettato normativo ed alle aspettative del personale” ha detto.
Prioritari anche “il continuo aggiornamento del processo di riordino dei ruoli e delle carriere del personale militare in un contesto di unitarietà del comparto Difesa e Sicurezza” e l’implementazione di programmi occupazionali al fine di offrire nuove opportunità di realizzazione soprattutto ai più giovani: “E’ un approccio che abbiamo intenzione di sviluppare in ogni comparto del Paese, incluso quello di Difesa e Sicurezza”.
Relativamente all’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze Armate e dei Corpi di polizia ad ordinamento militare, il Ministro ha richiamato la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha riconosciuto ai militari il diritto a costituire associazioni professionali a carattere sindacale alle condizioni e con i limiti fissati dalla legge.
Inoltre, ha trattato anche il tema dei velivoli F-35, Nato e di cyber defence. Relativamente a cyber defence ha precisato che c’è molta attenzione a riguardo. Come è sempre costante l’attenzione per l’impegno per le missioni internazionali dove l’Italia continuerà a mantenere un ruolo primario.
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