Lo stipendio di un volontario VFP dell’Esercito Italiano
VFP1, stipendio basso e poche prospettive per il futuro.
Lo stipendio di un Volontario in Ferma Prefissata, VFP1, può apparire come soddisfacente per un giovane che si arruola in una delle Forze Armate italiane; ma nella realtà dopo il primo anno di ferma offre poche prospettive per il futuro.
Proponiamo un interessante articolo che spiega le condizioni economiche e prospettive future che può avere un giovane che decide di iniziare una carriera militare. La lettura dell’articolo può essere completata seguendo il link indicato a fine pagina.
Lo stipendio dei volontari in ferma prefissata arruolati nell’Esercito italiano è da sempre oggetto di contestazione: il guadagno percepito dai giovani militari, infatti, oltre ad essere piuttosto basso manca di alcune voci retributive riconosciute al resto delle Forze Armate.
Al problema del guadagno si aggiunge il fatto che negli ultimi anni gli sbocchi di carriera per i VFP1 si sono andati man mano riducendo a causa dell’eliminazione della riserva assoluta. Ossia lo strumento con cui il reclutamento nelle Forze di Polizia, Carabinieri e Finanza era riconosciuto principalmente a coloro che potevano vantare il servizio come VFP1 o VFP4.
Nel dettaglio: ai VFP1 anno con il grado di Soldato è riconosciuta una paga pari al 64% dell’importo giornaliero del parametro stipendiale del grado iniziale dei Volontari in Servizio Permanente.
Per questo motivo, siamo a circa 32€ al giorno, per un totale di circa 870€ al mese; a questo bisogna aggiungere poi il bonus Renzi – d.l. 66/2014 – di 80€ per arrivare a circa 1.000€, più una percentuale del bonus comparto difesa stabilizzato con il riordino (per i VSP varia da 30€ a 70€ a seconda del parametro).