
La NATO cambia: esclusi clima e genere dalle priorità strategiche
La NATO ridimensiona temi come clima, genere e diversità nei documenti interni per evitare tensioni con gli USA. Termini chiave vengono eliminati o riformulati, minacciando i valori fondanti dell’Alleanza. Appello all’UE, deve agire: la sicurezza inclusiva e sostenibile è essenziale, non negoziabile.
Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.
Sicurezza e valori: perché il clima e l’inclusione sono ancora importanti
Come riportato da Politico , la NATO sta silenziosamente indebolendo la sua posizione su clima, genere e diversità nei documenti interni – una mossa precauzionale pensata per evitare potenziali reazioni negative da parte dell’amministrazione statunitense. Mentre alcuni potrebbero considerarla una strategia pragmatica per mantenere la coesione tra tutti i 32 Stati membri, segnala un pericoloso allontanamento dai valori che l’Alleanza ha a lungo affermato di sostenere.
Termini come “tecnologie verdi” verrebbero sostituiti da “tecnologie innovative”, mentre il termine “clima” viene riformulato semplicemente come parte dell'”ambiente operativo”. Ancora più allarmante è il fatto che il linguaggio relativo a “genere” o all’agenda “Donne, Pace e Sicurezza” venga completamente eliminato da coloro che cercano l’approvazione unanime, compresi gli Stati Uniti.
Sia chiaro: non si tratta di una questione di preferenze politiche o di un uso diverso delle parole. Questi adattamenti non sono altro che un abbandono di aspetti cruciali delle moderne politiche di sicurezza. La sicurezza climatica, la leadership inclusiva e gli approcci incentrati sulla persona non sono optional, ma elementi essenziali di forze armate forti e adattabili, adatte alle sfide odierne.
Se la NATO non darà più priorità a queste questioni, chi lo farà?
Forse è finalmente giunto il momento che l’Unione Europea smetta di ripetere che “la NATO se ne sta occupando” e inizi ad agire con decisione. L’Europa deve assumere un ruolo guida nella protezione delle dimensioni sociale e ambientale della difesa, non come questioni marginali, ma come pilastri di una società sicura e giusta.
Ancora più preoccupante: è solo l’inizio? Se clima e genere non sono più argomenti accettabili, cosa verrà sacrificato domani per mantenere l’allineamento transatlantico? I prossimi compromessi riguarderanno le condizioni di lavoro, i diritti fondamentali o persino il diritto di associazione del personale militare?
EUROMIL rimane salda. Il nostro impegno per i valori democratici, i diritti umani e le forze armate inclusive e lungimiranti non può e non sarà indebolito. La sicurezza senza valori non è affatto sicurezza.
fonte: https://euromil.org/security-and-values-why-climate-and-inclusion-still-matter/
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