Il Mondo Militare si evolve, seguiamo tutti i cambiamenti...

Il COCER è finalmente e definitivamente MORTO!

Lettura
3 min

La Rappresentanza Militare come l’abbiamo conosciuta fino a qualche tempo fa, con i tre organi COBAR, COIR e COCER non esiste più, è definitivamente MORTA! L’annuncio arriva dal Ministro della Pubblica Amministrazione.

Da più parti messo in evidenza negativa, etichettato come fallimentare. Lo strumento di rappresentanza nato nel 1978, da anni, circa mezzo secolo, ha dominato la scena con scempi creati dai vari rappresentanti COCER succedutosi. Negli ultimi tempi inviati in missioni forfettarie a 110 euro al giorno, per sedere su una poltrona a Roma come privilegio e non per una reale rappresentatività, quindi senza poteri decisionali e di contrattazione, ma offrendo solo servigi di scarsa utilità per la collettività.

In una visione più benevola che liberatoria, l’illusione come guida, per tanti militari che per anni nominati rappresentanti, nel credo di questo modello di rappresentanza con l’utopica illusione dunque di poter incidere nelle decisioni per il benessere e la tutela del personale, quando la realtà ha crudelmente mostrato loro anche la verità: un muro di gomma nelle stanze che contano e le decisioni finali non trattate ma subite.

La decretazione della cessazione della rappresentanza sopraggiunge definitiva, dopo le variazioni fatte al COM qualche mese fa, è quindi comunicata dal Ministro della Pubblica Amministrazione, Senatore Zangrillo, che apponendo la firma sui decreti di rappresentatività dei sindacati militari e di polizia ad ordinamento militare annuncia la definitiva scomparsa della ormai scomoda presenza di quest’organismo istituzionale mai veramente utile agli interessi e alle tutele dei Militari.

Leggi anche:  NSC: Sentenza n. 04561/2022 del Consiglio di Stato, indennità di Ordine Pubblico fuori sede

Infatti nei decreti, è indicato in un articolo la cessazione delle funzioni:

A decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto gli organi della rappresentanza militare e i delegati che li compongono cessano di svolgere le relative funzioni.

Il ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, ha firmato i decreti che individuano le associazioni professionali a carattere sindacale rappresentative a livello nazionale del personale  delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare.

I due provvedimenti entreranno in vigore dal giorno dopo la loro pubblicazione in Gazzetta ufficiale, questo atto, diventa premessa per l’apertura del tavolo negoziale, a questo punto ci viene da dire: da avviare quando prima per garantire il rinnovo contrattuale del comparto sicurezza-difesa, che diventa di fondamentale importanza considerato l’attuale contesto geopolitico internazionale in cui viviamo.

La storia dei due Decreti

Questi due decreti hanno origini lontane, per alcune sigle sindacali oggi riconosciute,  addirittura da oltre mezzo secolo, con un percorso iniziato già tra gli anni 70 e 80, ed in parte stazionando appunto con la vecchia rappresentanza. Sono però recenti i provvedimenti giuridici e legislativi che hanno portato all’atto conclusivo di questi decreti.

Va citata la Sentenza della Corte Costituzionale del 2018, la quale sancisce, per la prima volta, la liceità delle associazioni sindacali per i cittadini in divisa. Da questa decisione poi il legislatore licenzia la legge n. 46 del 2022; successivamente i Decreti Attuativi discendenti dalla legge 46 di fatto aggiornano il Codice dell’ordinamento militare (COM) e il TUOM, che fino all’attuazione delle modifiche, non ammetteva tale possibilità. Per ragioni storiche e politiche, era riconosciuto soltanto un modello di rappresentanza quale parte integrante dell’organizzazione militare, ovvero Cocer, Cobar e Coir che ora invece cessano dalle loro funzioni.

La presenza di associazioni sindacali, ora previste anche per Forze armate e corpi di polizia a ordinamento militare, rappresenta un cambiamento significativo: il mondo militare quindi segue, dopo oltre cinquant’anni, quello delle Polizie ad ordinamento civile, per le quali la lunga marcia verso la sindacalizzazione si è conclusa appunto all’inizio degli anni Ottanta.

Leggi anche:  Fesi: il Siap interviene per gli errori in busta paga

Quali sono le APCSM decretate rappresentative?

Le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari rappresentative a livello nazionale del personale dell’Esercito Italiano sono le seguenti:

− Organizzazione sindacale italiana dei militari – ITAMIL;

− Sindacato italiano autonomo militari organizzato Esercito – SIAMO EI;

− Associazione sindacale dei professionisti militari italiani – ASPMI;

− Libera rappresentanza militare – LRM;

− Unione sindacale militare interforze associati – USMIA;

− Sindacato autonomo dei militari – SAM.

Le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari rappresentative a livello nazionale del personale della Marina Militare sono le seguenti:

− Sindacato nazionale Marina – SINAM;

− Sindacato italiano militari Marina – SIM MM;

Leggi anche:  Sindacati dei Carabinieri in stato di Agitazione

− Unione sindacale militare interforze associati – USMIA.

Le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari rappresentative a livello nazionale del personale dell’Aeronautica Militare sono le seguenti:

− Associazione militari uniti in sindacato Aeronautica – AMUS AM;

− Unione sindacale delle associazioni militari Aeronautica – USAMI AM;

− Sindacato Aeronautica militare – SIAM;

− Sindacato unitario lavoratori militari – SIULM.

Le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari rappresentative a livello nazionale del personale dell’Arma dei Carabinieri sono le seguenti:

− Sindacato italiano militari Carabinieri – SIM CC;

− Unione sindacale italiana Carabinieri – USIC;

− Pianeta sindacale Carabinieri assieme – PSC Assieme;

− Associazione sindacale Carabinieri – UNARMA;

− Nuovo sindacato Carabinieri – NSC;

− Sindacato italiano unitario lavoratori Carabinieri – SIUL CC;

− Unione sindacale militare interforze associati – USMIA.

Le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari rappresentative a livello nazionale del personale della Guardia di finanza sono le seguenti:

− Unione sindacale italiana finanzieri (U.S.I.F.);

− Sindacato nazionale finanzieri – CGS (Si.Na.Fi. – C.G.S.);

− Sindacato italiano lavoratori finanzieri (S.I.L.F.)

Fonte: https://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/ministro/02-04-2024/forze-armate-zangrillo-firma-decreti-che-individuano-le-associazioni

Il presente post non rappresenta una notizia ufficiale. I link presenti in articolo rappresentano la fonte delle informazioni che hanno ispirato questo post. Se avete correzioni, suggerimenti o volete richiedere la rimozione di elementi presenti in questa pagina, scrivete a: il blog dei militari

Resta aggiornato, seguici sul Telegram