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Lettera aperta cobar carabinieri su sindaco militare.

Da rappresentanze militari a sindacati virtuali

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Senza nuove regole, senza tutela dei diritti, senza competenze.

Le rappresentanze militari delle varie forze armate e di polizia presto saranno affiancate e in alcuni casi totalmente sostituiti dai sindacati; riconosciuti di recente dalla Corte Costituzionale, autorizzati dal Ministero della Difesa.

Però le nuove regole per formare i sindacati militari non sono state ben viste da molti esponenti delle rappresentanze, il cobar Carabineri lo afferma con una lettera aperta sul sito pianetacobar.eu.

Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.

La sintesi dei concetti espressi nel documento pubblicato:

Si, noi vogliamo cambiare per la tutela del carabiniere, quello che noi oggi siamo e quello che noi domani vogliamo essere. Passare dalla rappresentanza al sindacato virtuale correndo per cambiare solo il vestito ma non avendo alcun nuova competenza, alcun ruolo negoziale puro, ma solo una libertà sociale che non è tutela.

Un documento con contenuti che affrontano la tematica dei sindacati fornendo moltissimi punti di riflessione, iniziando con dei cenni sulla richiesta di un organismo con poteri negoziali completi:

Abbiamo sempre chiesto una riforma vera che abbia al centro un ruolo negoziale puro per chi deve rappresentare i carabinieri. Nuove competenze, adeguate ai tempi ed alle esigenze sul territorio. I carabinieri sono cresciuti nel tempo e nella società, perché operano, vivono e sono parte e riferimento di questa società che cambia.

Le ragioni del cobar

L’attuale rappresentanza,evidenzia un’impegno nei confronti dei singoli per portare avanti le varie problematiche del singolo carabiniere. Ma oltre questo è evidenziato l’impegno costante di chi ha sempre voluto fare gli interessi dei vari rappresentati. Da qui nasce la grande preoccupazione che il muovo strumento, per come è stato concepito possa essere vuoto e poco rappresentativo; il sindacato così come presentato è uno strumento virtuale poco reale che non consente troppe margine di rappresentanza.

Questa prospettata non è la realtà sindacale che può essere chiamata “epocale”.  I disegni di legge sono lontani da una vera proposta di legge che dia identità ad una realtà sindacale per i carabinieri. Si invita a presentare richieste di assenso con statuti che articolano norme di diritto sindacale ma in realtà le regole cono le stesse della rappresentanza militare che abbiamo voluto sempre riformare proprio nelle regole.

I vari concetti riportati, evidenziano la profondità dell’argomento e come da parte di chi ha redatto l’articolo, come sia sentito e il timore delle future prospettive possano diventare poco efficaci per aiutare i militari in divisa, al pari di qualsiasi altro lavoratore.

Leggi anche:  Il Capo di Stato Maggiore della Difesa incontra sindacato SIULM

Vi lasciamo approfondire l’argomento su pianetacobar

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