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Mutui indicizzati in franchi svizzeri Barclays

La casa costa il doppio con mutui in valuta estera

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Debito insostenibile per 10 mila famiglie italiane con i mutui Barclays.

La casa è uno di quei beni che solitamente da sicurezza e solidità nell’investimento. Dal momento in cui si accende un mutuo, la prospettiva è realizzare un progetto per garantirsi un tetto sicuro fino alla vecchiaia e di certo non per una mera speculazione.

Un recente comunicato stampa dell’Onorevole Angelo Ciocca e poi ripreso e proposto dall’associazione Tuconfin, mette in evidenza la problematica che pesa sulla testa di circa 10000 famiglie italiane.

Proponiamo un estratto del seguente articolo la cui completezza può essere letta seguendo il link indicato a fine pagina.

Di seguito si riporta il Comunicato Stampa:

Tra il 1993 e il 2011 l’istituto bancario Barclays (ex Woolwich) ha consigliato la stipula di mutui in euro indicizzati al Franco Svizzero, assicurando tassi d’interesse più bassi eproponendo il prodotto come sicuro. Ora, una clausola inserita nel contratto, ha portato il debitodi 10.000 famiglie italiane ad una quota non più sostenibile”.

Lo denuncia l’Europarlamentare della Lega Angelo Ciocca presentando un’interrogazione allaBanca Centrale Europea.

“Questa contratto – spiega Ciocca – prevede che, durante l’ammortamento del mutuo – quindi anche gli interessi e la quota capitale della rata mensile – e durante la fase di estinzione anticipata, il residuo in euro venga convertito in franchi svizzeri al tasso di cambio in essere alla stipula del contratto e riconvertito in euro al tasso di cambio dell’estinzione.

Il conseguente apprezzamento del franco svizzero sull’euro del 2015 – prosegue – ha fattoquindi impennare la quota che i debitori devono alla banca per estinguere il proprio mutuo”.

“Dal momento in cui già diverse sentenze della Corte di Giustizia Europea si sono pronunciate definendo vessatorie alcune clausole di questa tipologia di contratti – conclude Ciocca – la BCE in qualità di organo vigilante del sistema bancario europeo, deve intervenire per garantire laprotezione dei consumatori ed il rispetto della conformità normativa dell’Unione Europea”.

                                                   Angelo Ciocca

fonte: tuconfin.it

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